Associazione tra il livello sierico di ferritina e volume dell’edema periematoma in pazienti con emorragia intracerebrale spontanea
Evidenze precliniche indicano che il ferro svolge un ruolo chiave nel mediare il danno neuronale e la formazione di edema dopo emorragia intracerebrale.
Tuttavia il ruolo clinico nei pazienti con emorragia intracerebrale non è stato studiato in maniera approfondita.
Ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston, negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio clinico per valutare l’associazione tra la ferritina sierica, come indicatore del carico di ferro dell’organismo, e l’edema periematoma dopo emorragia intracerebrale.
Sono stati raccolti in modo retrospettivo i dati clinici e di laboratorio di 23 pazienti con emorragia intracerebrale acuta e spontanea sottoposti a tomografia computerizzata e a controllo dei livelli di ferritina al momento dell’ammissione e a un’ulteriore tomografia di controllo dopo 3 o 4 giorni.
Mentre il volume mediano dell’ematoma è aumentato di circa il 28% dal basale al giorno 3 o 4, il volume relativo dell’edema è quasi duplicato durante questo periodo di tempo.
È stata osservata una significativa correlazione positiva tra la ferritina sierica e il volume relativo dell’edema periematoma al giorno 3 o 4 ( r = 0.78; P = 0.002 ), ma non con il volume basale.
È stata inoltre riscontrata una lieve correlazione tra i cambiamenti nei volumi dell’ematoma e i corrispondenti volumi relativi dell’edema ( r = 0.14 ).
È stato evidenziato un trend di correlazione positiva tra la temperatura corporea e i volumi relativi dell’edema.
In conclusione, questi dati sono a sostegno dell’ipotesi che una ritardata tossicità legata al ferro abbia un ruolo nel causare danno cerebrale e formazione di edema dopo emorragia intracerebrale.
Si tratta di dati preliminari che devono essere approfonditi in ulteriori studi clinici. ( Xagena2008 )
Mehdiratta M et al, Stroke 2008; 39:1165-1170
Neuro2008